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TAG Heuer: Lo spirito delle corse declinato al lusso

TAG Heuer: Lo spirito delle corse declinato al lusso

 

Il marchio TAG Heuer, con la sua straordinaria tradizione di precisione e lusso, ha conquistato il mondo dell'alta orologeria. Ecco la storia dietro l'eleganza senza tempo del marchio svizzero.

 

Orologi TAG Heuer, un nome che riecheggia nel mondo dell'alta orologeria con un'aura di sofisticata eleganza e ingegneria di precisione. Da oltre un secolo, TAG Heuer è un sinonimo di lusso, sportività, e soprattutto, di tempo misurato con estrema precisione.

Dagli innovativi cronografi agli orologi di lusso, orologi Tag Heuer ha sempre cercato di spingere i limiti della tecnologia e del design.

 

 

La Storia del Marchio

 

tag heure

Edouard Heuer fondò l'omonima azienda nel 1860, nella piccola e tranquilla città di Saint-Imier, in Svizzera.

Heuer aveva una passione insaziabile per l'innovazione, e nel 1882, ottenne il suo primo brevetto per un cronografo, uno strumento in grado di misurare il tempo con un'accuratezza senza precedenti.

Proprio la ricerca nel campo dei cronografi ad alta precisione fece guadagnare rapidamente fama all’azienda che aveva ben chiaro il potenziale delle automobili e della nascente passione per le corse.

Nel 1911, viene infatti presentato il “Time of Trip”, il primo cronografo da installare sul cruscotto di auto o aerei.

L’inizio secolo è anche il momento in cui gli uomini (e non solo le donne) iniziano a mettere da parte gli orologi da taschino per passare a quelli da polso, e Heuer unisce queste due nuove tendenze nel suo primo cronografo da polso nel 1914.

orologiLa vera svolta arriva però nel 1916 con la presentazione del Mikrograph, un cronografo capace di arrivare alla sorprendente precisione di 1/100 di secondo. Un’innovazione molto utile per rilevare i tempi delle competizioni sportive tanto che Heuer diventa il cronometrista ufficiale delle Olimpiadi di Anversa, Parigi e Amsterdam tra il 1920 e il 1928.

La storia e la fama del marchio, capace di creare modelli iconici come il Monaco o il Carrera continua crescere diventando sinonimo di corse automobilistiche.

La crisi del settore verso la fine degli anni settanta però, dovuta all’invenzione dei movimenti al quarzo, Investe anche la casa svizzera che nel 1985 viene venduta alla TAG, acronimo di Techniques d’AvantGarde, un’azienda di tecnologia High-tech. I due nomi vengono uniti creando l’odierna TAG Heuer.

Non è l’unico passaggio di proprietà però, perché nel 1999 il prestigioso marchio entra nella galassia del gruppo francese del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SA per oltre 700 milioni di dollari rinnovando la scalata di TAG Heuer nell’olimpo dell’orologeria di lusso.

 

 

Il Logo

 

orologi

L’evoluzione del logo della orologi TAG Heuer ha seguito la storia della maison.

All’inizio infatti era solo Heuer e il logo originale lo mostra appieno. Nonostante risalga al 1860, il logo della maison diventa subito iconico e ben riconoscibile grazie alla forza e modernità della sua realizzazione. La scritta Heuer in bianco viene infatti inserita in uno scudo nero a cinque lati riprendendone la forma.

tag heuerNel 1985 quando la proprietà passa alla TAG Heuer viene aggiunto un rettangolo sopra lo scudo. Al suo interno la scritta TAG con una particolare G maiuscola che finisce con due frecce. Cambiano anche i colori dello sfondo, rosso per la parte bassa, verde per quella alta, il tutto circondato da una doppia linea bianco grigia.

Nel 2015 viene invece realizzata la versione odierna che, cambiando leggermente colori e proporzioni, esprime ancora meglio la perfezione e la modernità del marchio.

Il logo viene allargato, il rettangolo dedicato alla scritta TAG abbassato, con le lettere che ora presentano un font sempre in grassetto maiuscolo ma chiaro e perfettamente leggibile, e per quanto riguarda la cornice ora la doppia linea è in banco e nero.

Forma e colori di questo marchio lo rendono immediatamente riconoscibile. In un panorama dominato da loghi in bianco e nero, le scelte cromatiche della TAG Heuer spiccano ancora di più.

 

Modelli Iconici

 

Orologi TAG Heuer ha regalato al mondo una serie di orologi diventati vere e proprie icone, passati alla storia non solo per la loro estetica innovativa e riconoscibile ma anche per la loro precisione e affidabilità.

 

Carrera

 

orologi tag heure

Il Carrera, lanciato nel 1963, è uno di questi. Ispirato alla leggendaria gara automobilistica "Carrera Panamericana", una durissima gara di resistenza messicana, è diventato un vero e proprio simbolo di audacia e innovazione. Progettato da Jack Heuer, l'orologio è stato creato con l'intento di fornire ai piloti uno strumento che potesse resistere alle condizioni più estreme e garantire una precisione senza pari.

Il Carrera si distingue per il suo design pulito e minimalista, che mette in risalto la sua funzionalità e la facilità di lettura. Declinato nel tempo in innumerevoli varianti il cronografo di casa Heuer si trova a suo agio sia in pista che a un evento formale.

 

Monaco

 

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Altrettanto iconico e ancora più riconoscibile è il modello Monaco presentato nel 1969.

Questo cronografo ha rivoluzionato il mondo dell’orologeria con il suo sorprendente e inconfondibile design quadrato. Vederlo al polso di Steve McQueen ne ha sdoganato la singolare forma facendolo diventare sinonimo di gare e motori.

Il Monaco è noto anche per essere stato il primo orologio al mondo ad avere un movimento cronografico automatico. Per realizzarlo Heuer collaborò con Breitling ed Hamilton riuscendo a battere sul tempo sia Seiko che Zenith entrambe impegnate in un progetto simile.

 

Autavia

 

orologio tag heure

L'Autavia, una fusione delle parole "AUTomobile" e "AVIAtion", è stato invece lanciato per la prima volta nel 1962. L'orologio era destinato ai piloti di auto da corsa e agli aviatori, con la sua lunetta girevole, il suo quadrante leggibile e la sua resistenza all'acqua. L'Autavia è diventato famoso per la sua affidabilità e la sua robustezza, caratteristiche essenziali per i fruitori finali, con le nuove collezioni che ne hanno reinterpretato il fascino vintage dell’originale.

 

 

 

Unicità del Marchio

 

TAG Heuer è un marchio che si distingue per molte ragioni. La sua unicità risiede in una combinazione di tradizione, innovazione e un profondo legame con il mondo dello sport.

In primo luogo, la sua tradizione di innovazione è una caratteristica che rende l' orologio TAG Heuer davvero unico. Dalla creazione del primo cronografo al mondo, al brevetto del "rotante oscillante", al lancio del "Mikrograph" capace di dividere un secondo in 100 parti, TAG Heuer ha dimostrato un impegno costante per spingere i limiti dell'ingegneria orologiera.

In secondo luogo, TAG Heuer è intrinsecamente legato al mondo dello sport, in particolare alle corse automobilistiche. Questo si riflette nei loro orologi, che combinano funzionalità sportive con design sofisticato. Anche i nomi scelti per i modelli sono lì a dimostrarlo, dal Carrera ispirato dalla leggendaria gara automobilistica "Carrera Panamericana", al Monaco che porta il nome del famoso Grand Premio di F1 nel Principato di Monaco.

 

 

Curiosità e Aneddoti

 

Ci sono molti aneddoti affascinanti nel percorso della TAG Heuer.

 

  • tag heure Uno dei più famosi è legato all'iconico orologio Monaco. Steve McQueen, durante le riprese del film "Le Mans" del 1971, insistette per indossare un Heuer Monaco. Questa scelta non fu casuale, ma fu dettata dal desiderio di McQueen di rimanere fedele alla realtà delle corse automobilistiche, dato che molti piloti dell'epoca indossavano effettivamente il Monaco. Questo episodio ha portato il cronografo di casa Heuer all'attenzione globale e ne ha cementato lo status di icona di stile.L’orologio indossato all’attore durante le riprese del film venne regalato al suo capo meccanico Haig Alltounian, ed è lo stesso che ha raggiunto la cifra record di 2,208 milioni di dollari in un’asta Phillips nel 2020.

 

  • orologi tag heureUn altro aneddoto riguarda il Carrera. Il nome infatti (che vuol dire corsa in spagnolo) è stato scelto come tributo alla pericolosa e usurante gara automobilistica messicana Carrera Panamericana. Lunga 3000 chilometri attraversava tutto il Messico dal confine statunitense a quello guatemalteco. Nata nel 1950 venne disputata per soli 5 anni e cancellata definitivamente dopo l’edizione del 1954. Nonostante l’incredibile successo di pubblico e partecipazione delle case automobilistiche venne considerata troppo pericolosa dal governo messicano. Senza contare che meno della metà degli equipaggi riusciva a raggiungere il traguardo, i numerosi incidenti e i 27 morti tra piloti e spettatori in sole 5 gare furono una motivazione sufficiente. Sono bastate queste poche edizioni però per fare entrare il nome nella storia dell’automobilismo, dai bolidi stradali della Porsche all’iconico cronografo di casa
  •  Heuer.

 

  • orologiUn Heuer è stato anche il primo orologio ad aver raggiunto lo spazio in una missione della Nasa. Il 20 febbraio 1962 lo statunitense John Glenn raggiunse l’orbita terrestre indossando un Heuer 2915A e anticipando così Scott Carpenter che invece utilizzò un Breitling Navitimer nella missione successiva, tre mesi dopo. Entrambi però sono stati battuti sul tempo dal sovietico Jury Gagarin che l’anno prima, con al polso il suo Sturmanskie di produzione russa, fu il primo uomo nello spazio. Non ci sono però certezze sul segnatempo utilizzato dal sovietico, quindi, per il primo orologio indossato nello bisogna guardare alle missioni spaziali della Nasa. La particolarità per in pochi sanno però è che l’Heuer di Glenn, nonostante fosse legato al polso dell’astronauta, in realtà era un cronografo adattato e montato su un cinturino.

 

  • Tag Heuer è famosa anche per la sua collaborazione con il mondo dello sport, in particolare con la Formula 1. Nel corso degli anni, il marchio è stato il cronometrista ufficiale e sponsor di numerose squadre di Formula 1, tra cui McLaren, Ferrari e Red Bull Racing. Questa partnership ha portato allo sviluppo di orologi speciali e cronografi dedicati ai piloti di Formula 1.

 

  • Una delle storie più affascinanti riguarda invece il famoso pilota di Formula 1 Ayrton Senna. Nel 1988, Tag Heuer decise di diventare il cronometrista ufficiale della McLaren, la scuderia di Senna. Ma c'era un problema: Ayrton aveva già firmato un contratto con un altro marchio di orologi. Quindi cosa fece la Heuer? Beh, ragionarono fuori dagli schemi. Decisero di creare un orologio speciale per Senna, il cui logo sarebbe stato nascosto sul retro dell'orologio. In tal modo, Ayrton avrebbe potuto portare con sé il suo amato Tag Heuer senza violare alcun contratto.
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  • Un altro primato molto particolare della Tag Heuer è targato 2015, quando è diventata la prima maison svizzera di orologi di lusso a presentare uno smartwatch, il Connected. Ispirato nelle forme al Carrera utilizza il sistema operativo Wear OS di Google.
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  • A far parlare di Tag Heuer ci ha pensato anche il film Barbie, dedicato all’iconica bambola della Mattel. Ryan Gosling, il Ken cinematografico, ad un certo punto del film mostra al suo polso tre Heuer Carrera vintage contemporaneamente. Essere il testimonial del marchio avrà sicuramente aiutato nella scelta dei segnatempo…

 

 

Testimonial e Proprietari Famosi

 

tag heuerOltre a Steve McQueen, TAG Heuer ha avuto un numero impressionante di testimonial famosi. Dal pilota di Formula 1 Ayrton Senna, all'attore Chris Hemsworth, il Thor della Marvel, passando per Leonardo di Caprio e Ryan Gosling fino alla ad arrivare alla supermodella Cara Delevingne.

Nel corso degli anni, TAG Heuer ha vantato una lista impressionante di testimonial famosi tutti affascinati dalle iconiche creazioni del marchio svizzero.

 

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