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Patek Philippe: Il gigante dell’alta orologeria svizzera

Patek Philippe: Il gigante dell’alta orologeria svizzera

 

La maison di Ginevra da più di un secolo continua a innovare e stupire con incredibili creazioni capaci di diventare veri e propri oggetti del desiderio.

Quando si parla di marchi di orologi di lusso Patek Philippe è considerato sicuramente uno dei più prestigiosi al mondo. La storia, la maestria, il fascino e il lusso dei suoi segnatempo hanno reso la maison ginevrina tanto esclusiva quanto desiderata. 

Le sue creazioni non sono semplici dispositivi di misurazione, ma veri e propri capolavori che fondono arte, scienza e fascino senza tempo. I prezzi del nuovo, e ancor più le quotazioni dell’usato, sono lì a confermarlo. 

Patek philippe

Certo, non sono orologi per tutte le tasche, ma proprio per questo hanno affascinato nel tempo molte tra le persone più influenti al mondo come Reali, Presidenti e Papi. Possedere un Patek Philippe è il sogno di molti collezionisti di orologi, con modelli considerati veri e propri “Santi Graal” del settore, Nautilus Patek Philippe. Andiamo allora a scoprire la storia di questo iconico marchio capace di rimanere una società di proprietà familiare, indipendente dai grandi gruppi del lusso, e di riuscire a progettare e produrre sia gli orologi che i movimenti completamente in casa, inclusi alcuni tra i modelli meccanici più complicati. 

 

 

La Storia

 

La storia di uno dei marchi più importanti dell’orologeria svizzera inizia nel lontano 1839. È in quell’anno, infatti, che a Ginevra il visionario polacco Antoine Norbert de Patek e l’orologiaio ceco François Czapek danno vita alla “Patek, Czapek & Cie”.
Una collaborazione che durerà solo 6 anni ma che metterà le basi per quello che sarà uno dei simboli delle dell’alta orologeria svizzera.
Nel 1844, infatti, dopo che i due primi soci si dividono, ad affiancare Patek arriva un orologiaio francese conosciuto a Parigi, Adrien Philippe, considerato non a torto un vero genio del settore. Il nuovo binomio è subito vincente e le innovazioni tecniche in questo periodo pionieristico diventano la norma per la nuova azienda. Philippe perfeziona per primo il meccanismo di carica senza chiave, scoperto in precedenza da Abraham Louis Breguet, e lo implementa in un orologio della maison. Nel 1845 la manifattura produce anche il suo primo orologio da tasca con la ripetizione dei minuti e Philippe in poco tempo da direttore tecnico dell’azienda diventa ufficialmente socio di Patek.
Così, dal 1° gennaio 1851, il nome dell'azienda cambia in Patek, Philippe & Cie.


nautilus patek philippeÈ proprio di quell’anno la definitiva incoronazione del marchio. All’Esposizione Universale di Londra, infatti, la regina Vittoria compra il suo primo Patek Philippe, un orologio con ciondolo impreziosito da diamanti con taglio a rosa. Da quel momento la maison svizzera fornirà orologi alla sovrana del Regno Unito e a suo marito, aumentando notevolmente la sua fama e la sua (ovviamente esclusiva) popolarità.
L’eccellenza nella ricerca tecnica unita a materiali e finiture di lusso diventano la firma dell’azienda che nel tempo ha introdotto e perfezionato molte innovazioni nel campo orologiero come il calendario perpetuo, brevettato nel 1889 e utilizzato nel 1925 o il cronografo rattrappante, brevettato nel 1902 e applicato a un orologio nel 1922.
È del 1868 invece il primo orologio svizzero da polso, realizzato per la contessa Koscowicz d'Ungheria, l’apripista per quello che diventerà lo standard solo del secolo successivo.


Patek philippeParlando di capolavori però non si può non menzionare il 1933. Dopo 3 anni di progettazione e 5 di costruzione viene infatti consegnato al banchiere americano Henry Graves Jr uno dei segnatempo più importanti della storia dell’orologeria. Chiamato “Graves Supercomplication” dal nome del committente, questo cronografo da tasca è stato per oltre 50 anni l’orologio con più complicazioni mai creato. Tra le 24 complicazioni presenti sono inclusi una suoneria con i rintocchi di Westminster, un calendario perpetuo, l'ora dell'alba e del tramonto e addirittura una mappa celeste di New York vista dall'appartamento di Graves in Fifth Avenue. Il Graves Supercomplication tra l’altro rimane tuttora l’orologio con più complicazioni progettato senza l’ausilio di un computer.
La produzione della Patek Philippe non si è mai interrotta dal giorno della sua fondazione con modelli sempre più esclusivi e sorprendenti. 
La proprietà invece è in mano alla famiglia svizzera Stern sin dal 1932 quando i due fratelli Jean e Charles la acquistarono durante la Grande Depressione. Da partner commerciali di Patek Philippe, come fornitori di quadranti, ne sono diventati i proprietari, passando poi il testimone di generazione in generazione.
La casa orologiera ha affrontato guerre, crisi economiche e rivoluzioni tecnologiche. Nonostante ciò, è rimasta salda come un faro nella tempesta, diventando così l'ultimo produttore di orologi indipendente di proprietà familiare a Ginevra.

 


Il Logo

 

Patek philippe

Il logo di Patek Philippe è un simbolo intriso di storia e fascino che gli appassionati di alta orologeria riconoscono a prima vista. I nomi dei due fondatori sono scritti in stampatello maiuscolo con un carattere elegante e pulito che ben rappresenta la cura del dettaglio e la precisione dei segnatempo della maison. Sotto i nomi invece il legame con la città culla dell’alta orologeria dove ha sede l’azienda, Ginevra. 
Ma è soprattutto la Croce di Calatrava a rappresentare la Patek Philippe. Una croce gigliata simbolo dell’antico ordine monastico-cavalleresco spagnolo dei Cavalieri di Calatrava.

nautilus patek philippe

La scelta di questo simbolo però, oggi così iconico, non è stata immediata, nonostante fosse stato registrato già nel 1887. Per vederlo, infatti, si è dovuto aspettare i primi decenni del ‘900 con il lancio dell’omonima linea di segnatempo.
I motivi della scelta di questo simbolo (o della lunga attesa prima di utilizzarlo) restano un mistero. L’eleganza della croce gigliata e il richiamo ai valori di un’epoca cavalleresca e cristiana (i Cavalieri di Calatrava nel XII secolo, infatti, difendevano la nuova Castiglia dalle armate musulmane) hanno sicuramente avuto il loro peso nella scelta, regalandoci oggi un logo iconico, elegante e bel riconoscibile.

 

 

Modelli Iconici

 

Quando parliamo di Patek Philippe, parliamo di modelli che hanno fatto la storia dell'orologeria. Ogni singolo orologio è un capolavoro, ma ci sono alcuni modelli che sono diventati vere e proprie leggende. 

 

Calatrava

 

Patek Philippe

Partiamo proprio con un modello che ha fatto la storia della maison, il Calatrava. Diventato ormai simbolo di eleganza allo stato puro, dagli esordi a oggi ha visto la sua collezione allargarsi e incorporare le migliori complicazioni orologiere che solo le grandi maison sono in grado di padroneggiare.
Ma il fascino senza tempo del Calatrava deriva soprattutto dal suo design che esprime eleganza e lusso in ogni dettaglio, soprattutto nei modelli più vicini all’originale.
La nascita di questo iconico “dress watch” è infatti datata 1932, quando la nuova proprietà decide di rilanciare l’azienda e superare la crisi economica mondiale di quegli anni e di farlo nel migliore dei modi.
Serviva qualcosa di rivoluzionario, qualcosa di completamente diverso dall’estetica di quel periodo e il Calatrava (chiamato inizialmente referenza 96) ci riuscì appieno. Viene incaricato del progetto l’inglese David Penney che si ispira alla scuola tedesca del Bauhaus. La forma deve seguire la funzione e allora spariscono orpelli, manierismi, decorazioni e tutto ciò che è superfluo. Cassa rotonda, quadrante pulito, indici a bastone e lancette Dauphine. Una vera rivoluzione, vincente. Oggi praticamente tutti i grandi marchi hanno un dress watch in listino, l’espressione massima dell’eleganza, e inevitabilmente tutti sembrano ispirati e derivati da quel primo iconico Calatrava.

 


Nautilus Patek Philippe

 

nautilus patek philippe

Un altro modello iconico è indiscutibilmente il Nautilus Patek Philippe.
Nautilus Patek Philippe nasce dalla matita del più famoso designer del mondo dell’orologeria, lo svizzero Gérald Genta, l’uomo capace di rivoluzionare l’industria orologiera creando una nuova categoria di segnatempo: gli orologi sportivi di lusso.
Prima delle creazioni di Genta, infatti, gli orologi di lusso erano essenzialmente dei dress watch in metallo prezioso. La matita del geniale designer però cambia le regole del gioco. Prima con il Royal Oak della Audemars Piguet nel ‘72 e poi proprio con il Nautilus Patek Philippe nel ’76. L’orologio di lusso viene declinato in maniera sportiva a partire proprio dal materiale in cui è costruito, l’acciaio.
La firma di Genta è ben visibile. La lunetta è massiccia e caratterizzante, il bracciale è integrato nella cassa e l’unicità delle forme, di dimensioni considerevoli per l’epoca, rende Nautilus Patek Philippe questi segnatempo ben riconoscibili restituendo un’immagine di lusso, classe e sportività.

nautilus Patek philippeIl primo modello Nautilus Patek Philippe presentato è subito dirompente e fa entrare Patek Philippe, fino ad allora produttore di modelli classici e preziosi, anche nel mondo degli orologi sportivi declinati ovviamente al lusso.
Il design è ispirato agli oblò di un transatlantico, tanto che per il nome viene scelto quello del sottomarino del romanzo di Jules Verne “Ventimila leghe sotto i mari”.
La lunetta è ottagonale con lati arrotondati, due orecchie distintive ai lati della cassa integrano la corona e la cerniera per l’apertura del fondello, e il quadrante, pulito e minimale, è caratterizzato da una trama orizzontale in gradienti blu che lo rende ancor più riconoscibile oltre a sottolinearne la natura acquatica.
A distanza di oltre 40 anni dalla sua presentazione, il Nautilus Patek Philippe continua ad essere uno degli orologi più famosi e ambiti nel mondo dell’orologeria. La prima referenza (Nautilus Patek Philippe ref. 3700), icona di pura eleganza,ha il datario a finestrella e solo due lancette senza quella dei secondi,con il passare degli anni però sono stati presentati anche modelli Nautilus Patek Philippe sempre più esclusivi che integrano le migliori complicazioni della maison ginevrina come fasi lunari, cronografo, calendario annuale, riserva di carica, fuso orario. Anche i materiali di questo modello sono cambiati nel tempo, non solo acciaio dunque, ma anche oro bianco e oro rosa.

 

Grandi complicazioni

 

Patek Philippe

La linea "Grandi Complicazioni" di Patek Philippe è considerata una delle più prestigiose e raffinate collezioni di orologi al mondo. Ogni modello è una vera e propria opera d’arte e

 una dimostrazione delle incredibili competenze dei maestri orologieri di Patek Philippe. Tourbillon, ripetizione minuti, calendario perpetuo, grande suoneria, cronografo rattrappante, mappa celeste, ora universale. E’ presente tutto l’universo delle grandi complicazioni meccaniche, padroneggiate e realizzate con assoluta maestria.
Uno dei modelli più iconici di questa linea è il Patek Philippe Grandmaster Chime, che racchiude addirittura 20 complicazioni. La quintessenza dell’arte orologiera è condensata in un design elaborato e innovativo con una cassa reversibile che permette di visualizzare anche il secondo quadrante presenteal posto del fondello.

nautilus patek philippeIl Grandmaster Chime 6300A-010 (riconoscibile per il quadrante principale color salmone) è anche l’orologio più costoso mai venduto all’asta. Esemplare unico in acciaio (sottolineato dalla scritta “The Only One” sul quadrante) è stato battuto nel 2019 per l’incredibile cifra di oltre 28 milioni di euro andati in beneficenza, superando di 10 milioni il precedente record appartenuto al Rolex Daytona di Paul Newman. L'orologio è stato offerto con l'opportunità di visitare i laboratori Patek Philippe e pranzare in privato con il presidente, Thierry Stern. 

 

Golden Ellipse

 

patek philippe

Decisamente meno complicato ma altrettanto affascinante è il Golden Ellipse presentato nel 1968.

La caratteristica principale e distintiva di questo segnatempo è la cassa di forma ellittica le cui proporzioni sono state realizzate seguendo la sezione aurea. Realizzato solo in materiali preziosi, tra i possessori del Golden Ellipse c’è anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

 

 

Curiosità

 

Quando si parla di una maison orologiera con così tanta storia alle spalle si scoprono sempre tante curiosità molto interessanti. Andiamo allora a scoprire le più interessanti.

 

Patek Philippe è considerato uno dei più grandi marchi dell’orologeria svizzera, sicuramente uno dei simboli di Ginevra, eppure è stata fondata da un Polacco (Patek) insieme a un ceco (Czapek), subito sostituito da un francese (Philippe). 

 

Quarzo


Patek Philippe, famosa per produrre e realizzare movimenti meccanici e grandi complicazioni, ha in listino anche segnatempo al quarzo. L’azienda d’altronde ha fatto parte del consorzio elvetico che nel ’69 sviluppò il primo movimento al quarzo svizzero, il famoso Beta 21. 

 


La scrivania di JFK

 

Patek philippe

Uno dei Patek Philippe più simbolici non è un modello da polso, ma incredibilmente un orologio da tavolo realizzato per il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerld Kennedy. Siamo nel Giugno del ’63 in piena guerra fredda quando il presidente statunitense si reca a Berlino Ovest (allora divisa in due con la parte Est sotto il controllo sovietico)e tiene uno dei sui discorsi più famosi, passato alla storia perla celebre per la frase “Come uomo libero, sono orgoglioso delle parole: Ich bin ein Berliner!” (Io sono un berlinese). 
Il rivenditore e designer tedesco Heinz Wipperfeld realizza per l’occasione un orologio speciale da regalare al presidente, omaggio della popolazione di Berlino Ovest che viene consegnato a Kennedy dal sindaco Willy Brandt.
L’orologio è un particolare modello da tavolo, ispirato nelle forme a uno strumento nautico in onore del servizio navale di Kennedy durante seconda guerra mondiale. Ma la caratteristica principale è un’altra. Il movimento al quarzo di questo Patek Philippe, infatti, alimenta tre diversi quadranti che mostrano l’ora di tre luoghi simbolici, Washington DC, la capitale democratica degli Stati Uniti, Mosca, la capitale comunista dell'Unione Sovietica e Berlino, la città europea divisa in due tra democrazia e comunismo.
Un regalo perfetto per la stanza ovale del presidente visto anche che da poco era stata installata la famosa linea rossa. Il telefono diretto tra Usa e URSS e gli altri capi di governo dotati di armi nucleari per evitare fraintendimenti che potessero far partire una guerra atomica accidentale.

 

Il Cobra

 

Patek philippe

Tra le grandi collaborazioni di Patek Philippe c’è sicuramente da segnalare quella con il designer di gioielli Gilbert Albert. A partire dal 1957 Gilbert ha dato vita alla collezione “Gli Asimmetrici”, una serie di pezzi entrati nella storia dell’orologeria, caratterizzati da un design avveniristico e minimalista.
Sorprendono il 3413 e il 3424 capaci di esprimere una grande eleganza attraverso casse uniche e asimmetriche che dimostrano la libertà creativa ed estetica di quel periodo.

Patek philippeIl capolavoro di Gilbert con Patek Philippe però è sicuramente la Ref. 3414 chiamato semplicemente Cobra. In realtà non fu mai messo in produzione rimanendo solamente un prototipo, ma tanto rivoluzionario da essere citato in pubblicità sui giornali e portato in giro per il mondo con il museo itinerante della Patek Philippe, prima di trovare il suo naturale domicilio nel museo della maison a Ginevra.
L’estetica è davvero unica, come del resto anche la meccanica realizzata da Luis Cottier.  La rappresentazione dell’ora, infatti, è lineare e digitale, realizzata (siamo alla fine degli anni ’50) con un movimento meccanico mai visto prima. 

 

Einstein


Nel 1915 Albert Einstein ordinò un orologio da tasca d'oro a Patek Philippe e proprio in quello stesso anno completò la sua Teoria della Relatività Generale. Le due cose probabilmente non sono collegate, ma chi può dirlo con certezza?! Tutto è relativo…

 

L’ultimo Imperatore 

 

Patek philippe

Nel 2023 è riapparso in un’asta di Phillips a Hong Kong un orologio che si pensava perduto, il Patek Philippe referenza 96 Quantieme Lune appartenuto ad Aisin-Gioro Pu Yi, l’ultimo imperatore della Cina. La vita di Pu Yi è stata magistralmente raccontata nel capolavoro di Bernardo Bertolucci, “L’ultimo imperatore” mentre del suo segnatempo si erano perse le tracce da molto tempo. A 56 anni dalla morte del suo celebre proprietario è dunque riapparso, battuto all’asta per 6,6 milioni di dollari.

 

Un Orologio per la Vita


Alla Patek Philippe prendono molto seriamente il concetto di durata dei loro segnatempo.
La maison, infatti, produce parti di ricambio per ogni singolo orologio che abbia mai realizzato, indipendentemente dall'età. Quindi, anche se avete un Patek Philippe di 100 anni, la casa sarà in grado di ripararlo e restaurarlo.
Uno degli slogan aziendali d’altronde recita così: "In realtà non possiedi mai un Patek Philippe. Ti limiti a prendertene cura per la generazione successiva".

 


Testimonial e Proprietari Celebri

 

Quando si parla di Patek Philippe, viene in mente una lista di proprietari che sembra un red carpet agli Oscar o un raduno di regnanti alla Corte di Versailles.

orologiDella passione della regina Vittoria per il marchio ne abbiamo già parlato in precedenza ma non è stato l’unico reale ad averne posseduto uno.

Anche Re Farouk d’Egitto, noto per la sua passione per gli orologi di lusso aveva tra i suoi tesori alcuni Patek Philippe rari e unici, per non parlare di Re Cristiano IX di Danimarca e sua moglie Luisa, di Vittorio Emanuele III d'Italia e del sultano Ḥusayn Kāmil.
A sorpresa nella lista dei clienti del marchio svizzero ci sono addirittura anche due papi come Leone XIII e Pio IX, e allora sembra quasi superfluo andare a citare attori di Hollywood come Brad Pit. Ubi maior…

 

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