Come la storia di Audemars Piguet è stata cambiata dal calendario perpetuo

Audemars Piguet è nota per i suoi Royal Oak con calendario perpetuo, che dimostrano tutta la sua competenza tecnica ed estetica.

Ma il rapporto tra il calendario perpetuo e Audemars Piguet è molto più vecchio del Royal Oak. La Maison ha una relazione secolare con questa complicazione, che ha delle origini ancora da svelare. Storia Gli orologi con calendario sono vecchi quanto il tempo, ma uno dei primi fu realizzato nel 1875 da Jules Louis Audemars, socio fondatore di Audemars Piguet. Questo orologio fu fatto da J.L. Audemars come tesi finale per diventare maestro orologiaio, prima ancora della nascita della Manifattura. Il calendario perpetuo sul Royal Oak. Un altro orologio che ha contribuito, e continua a farlo, al successo e alla fortuna di Audemars Piguet è il classico Royal Oak, presentato nel 1972. Undici anni dopo, Audemars Piguet sviluppa il primo Royal Oak Quantième Perpetuél ref.5554, usando ancora il calibro 2120/2800. Questa referenza, che ha segnato un’epoca fondamentale per Audemars Piguet, fu prodotta inizialmente in 279 esemplari, 49 in acciaio, 229 in oro e solo uno in platino. Le dimensioni della cassa erano le stesse del “fratello minore” Royal Oak Jumbo, 39mm, ma mancava ancora l’indicazione dell’anno bisestile. Successivamente, nel 1986, Audemars Piguet lancia sul mercato la seconda serie del Royal Oak Quantième Perpetuél, la ref.25636. Simile e analoga alla ref.5554, si differenziava soprattutto per la gamma più ampia di materiali usati per cassa e bracciale. Audemars Piguet usò per la prima volta l’oro rosa e aumentò a 34 gli esemplari in platino. Iniziò anche l’uso del “two-tones”, combinazione di materiali come nel caso del raro modello con bracciale e cassa in oro rosa, link del bracciale e ghiera in platino. La terza serie, prodotta tra il 1989 e il 1990, contrassegnata dalla referenza 5654/25654 , non presenta ancora indicatore di anno bisestile. Questa referenza ebbe un grande successo e ne furono prodotti quasi 800 esemplari in nove versioni diverse: acciaio, oro rosa, oro giallo e anche una rara versione in oro rosa e platino. Nel 1995, per esempio, uno dei primi modelli di Royal Oak Quantième Perpetuél presentato fu una versione automatica commemorativa dei 120 anni della maison. Questo modello, prodotto in serie limitata a 120 esemplari in oro rosa presenta l’iscrizione “1875-1995” nel sotto-quadrante delle fasi lunari. Finalmente, a ore 12 troviamo l’indicatore dei mesi con la seconda lancetta indicante l’anno bisestile. Il calibro 2120/2802 fu usato in tutte le versioni di Quantième Perpetuél automatici della Maison. A questo proposito in un periodo di quasi vent’anni, Audemars Piguet sviluppò alcuni dei modelli più interessanti e famosi oggi esistenti nel mercato del vintage. Impossibile non citarne alcuni, come il fantastico Royal Oak Quantième Perpetuél in platino e tantalo ref.25820 o la serie di scheletrati ref.25829 prodotti in oro rosa, oro giallo, platino e acciaio.Il calibro 5134 e il passaggio ai 41mm. Nel 2012 Audemars Piguet lancia una linea di Royal Oak solotempo, dotati di cassa da 41mm e, nel 2015, nasce la referenza 26574, calendario perpetuo automatico, che segue l’adattamento di dimensioni del fratello minore.Tutto ciò è permesso grazie allo sviluppo del nuovo calibro 5134, evoluzione del 2120/2800, che consente di essere adattato a casse di dimensioni maggiori.Audemars Piguet ha proposto la nuova ref.26574 in due versioni in acciaio e due in oro rosa, dove i 41mm di diametro della cassa permettono una miglior lettura del quadrante e delle varie funzioni del calendario perpetuo.Inoltre il fondello a vista permette di ammirare il nuovo calibro, finemente decorato. Numerose sono state le varianti della ref.26574 presentate in questi anni che, nonostante il medesimo calibro, si distinguono per la differenza nelle colorazioni del quadrante o per il materiale utilizzato. Meno comuni, invece, le serie limitate. Fra queste non possiamo non menzionare la ref.26609, ovvero un calendario perpetuo automatico, prodotto in serie limitata a 88 esemplari per il mercato Asiatico in collaborazione con il noto collezionista Horolupe.Questo modello, presentato in concomitanza con il Capodanno Cinese, presenta cassa e bracciale in titanio, quadrante grigio Grand Tapisserie, fondello trasparente e tutte le canoniche funzioni del calendario perpetuo. Conclusione Il 2018 segna l’ultimo grande passo, per il momento, per il comparto Calendari Perpetui della Maison.Infatti, Audemars Piguet presenta al SIHH di Ginevra il nuovo Royal Oak Automatico Calendario Perpetuo Ultra-Thin RD2. Questo rivoluzionario modello, con referenza 26586IP, monta il nuovo calibro ultra-sottile di manifattura cal.5133 che misura solamente 0.35mm di spessore. Il quadrante abbandona il motivo Tapisserie presentandosi liscio di colore blu satinatoL’indicatore della settimana, situato solitamente sul bordo del quadrante, viene abbandonato, probabilmente al fine di contenere le dimensioni.Grazie a questa innovativa soluzione lo spessore della cassa riesce a fermarsi a 6.3mm, diventando l’orologio con calendario perpetuo automatico più sottile al mondo e vincendo il premio Aiguille d’Or durante l’ultima edizione del Gphg di Ginevra.